Il P.O.S. (Piano Operativo di Sicurezza) è il documento che un datore di lavoro deve redigere prima di iniziare le attività operative in un cantiere esterno. Anche nel caso dei progetti FESR , se ricorrono le circostanze, è indispensabile ai fini del collaudo. Ma quando è obbligatorio? La prima condizione necessaria è che si tratti di un “cantiere” e quindi un luogo fisico in cui siano previsti “ lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le parti strutturali delle linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche e, solo per la parte che comporta lavori edili o di ingegneria civile, le opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterro. Sono, inoltre, lavori di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, ed il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile.”
Quindi se non si tratta di una delle fattispecie descritte non è indispensabile.
E’ inoltre facoltativo in caso di mera fornitura e assemblaggio di materiali o attrezzature, e quando gli eventuali lavori o servizi hanno una durata non superiore a cinque uomini-giorno, non comportano rischi derivanti dal rischio di incendio di livello elevato, o dallo svolgimento di attività in ambienti confinati, o dalla presenza di agenti cancerogeni, mutageni o biologici, di amianto o di atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari.