Premesso che l’individuazione del prodotto adatto alle proprie esigenze è di competenza di un tecnico specializzato, che solo dopo aver valutato lo stato di fatto può esprimersi con cognizione di causa, proviamo a valutare alcuni aspetti più “comuni”.
La scelta dell’access point è determinante per il funzionamento ottimale della rete wi-fi. Vi sono access point che costano pochi euro ed altri che superano abbondantemente i 500 euro; Quale scegliere?
Le caratteristiche tecniche che incidono sul prezzo sono tante, ma dal punto di vista funzionale quelle che contano maggiormente sono poche; in particolare:
– portata (superficie di copertura)
– capacità (numero di utenti simultanei supportati)
– gestibilità (possibilità di collegamento ad un wireless controller e gestione remota)
– tipologia di antenna (se omnidirezionale o meno, guadagno, ecc)
– frequenza (se dual band o meno)
La scelta dipende principalmente dall’utilizzo che si farà della rete wi-fi e, ovviamente, dal budget disponibile; se le esigenze sono esclusivamente correlate alla gestione del registro elettronico e alla saltuaria connessione a internet della lim potrebbero andar bene anche attrezzature entry level (ad esempio TP-Link TL-WA901ND circa € 50/60); se al contrario si intende consentire l’accesso sia ai docenti che agli studenti il numero degli accessi simultanei sarà elevato e quindi bisognerà optare per access point superiori. Da tener presente però che se si vogliono coprire zone più ampie e più piani le antenne omnidirezionali ad alto guadagno, dual band, in dotazione ai prodotti più costosi, sono sicuramente più indicate. Inoltre la possibilità che hanno alcune tipologie di prodotti di essere gestiti anche in remoto consentono un’assistenza tecnica molto più efficace (ad esempio Ruckus R500 dual band) .
Vale sempre la regola che ogni euro speso in più sugli access point non è mai perso.